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Piccolo paese del Polesine, viene sconvolto dall'arrivo di un colosso agro-alimentare. Il magazzino al quale affluiscono i contadini viene sommerso da frutta a prezzi ridicoli, grazie allo sfruttamento di immigrati che, grazie alla complicità del sindaco, si accampano nella vecchia scuola e nei giardini pubblici. Il dramma dei contadini esodati e il disagio dei paesani, alimentano le pulsioni autonomistiche del paese. Il colosso agro-alimentare finanzia il referendum volto alla creazione di un principato autonomo finalizzato a creare un paradiso fiscale. Giovanna, insegnante di matematica, convinta europeista illustrerà il pericolo legato alla dipendenza da un colosso economico, senza le tutele dello Stato in materia di diritti umani e di ambiente. Fornirà ai contadini il suo supporto ideologico per un percorso di innovazione e cooperazione che culminerà nella produzione di polvere di ortica. L'attentato, perpetrato contro Giovanna, risveglierà nei paesani la diffidenza verso i sostenitori dell'autonomia ed alimenterà la solidarietà verso l'insegnante stimata per il suo impegno.