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Circa centoquaranta poesie composte nell'arco di venticinque anni (dal 1995 al 2020) ma che spaziano oltre il tempo e i luoghi, andando a sfogliare un libro, quello dei ricordi, e offrendo spunti di riflessione anche sul presente, sui mutamenti sociali e individuali e sul concetto di benessere che prescinde dall'avere, dal possedere. Questa nuova raccolta di liriche dialettali di Andrea Runco è bella da leggere, fluida e musicale...