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Con questo suo ultimo libro su Ines de Castro Salvatore Statello ha voluto idealmente chiudere un cerchio, completando un originale percorso di ricerca pluridecennale in cui ci ha regalato, al di là del soggetto narrato, il racconto dell'evoluzione dello spettacolo scenico tra Settecento e Ottocento, un'epoca cioè storicamente complessa, sospesa tra tradizione e innovazione, dispotismo e progresso. Un'epoca, soprattutto, in cui attraverso il palcoscenico sono passati i sogni, i fermenti politici e le aspirazioni della classe borghese in ascesa, che aveva fatto del teatro il suo epicentro.