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Molti ispanisti hanno derubricato in passato Manuel Machado solo come "il fratello di Antonio", ritenuto uno dei più grandi poeti in lingua spagnola di tutti i tempi e protagonista, come lui, della "generación del '98". Eppure, come scrisse Oreste Macrì, Manuel "fu maestro del fratello nel timbro del verso". Il perché lo spiega Jorge Luis Borges: "Penso che per questo silenzio il fatto che Antonio fosse repubblicano mentre Manuel era un sostenitore di Franco, potrebbe aver avuto un'influenza". Machado definì "Ars moriendi" il "dolente canto del cigno che saluta la gioventù e la poesia". Vi evidenzia la sua tematica più essenziale: la vita e la morte. In ciascuna composizione il poeta articola, come connessione, un'arte d'amare e un'altra di morire. La seconda parte del volume comprende alcune poesie scelte lungo tutto il suo percorso artistico: da "Alma" del 1902 a "Cadencias de cadencias" del 1943, compresa la sua "poesia patriottica" cui si dedicò, insieme a quella religiosa, al final de su vida.