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Protagonista assoluto della vita artistica bresciana del primo Ottocento, Luigi Basiletti (28 aprile 1780 - 26 gennaio 1859), formatosi come pittore di figura tra Brescia e Bologna, e quindi aggiornatosi a contatto con il cosmopolita ambiente artistico romano, sotto l'egida di Antonio Canova, si distinse durante la sua lunga carriera non solo come apprezzato pittore di storia, di ritratto e di paesaggio - venendo accolto quale membro di prestigiose accademie -, ma anche come riconosciuto esperto di arte antica e moderna, di architettura e di archeologia. Del suo vasto carteggio, composto in origine, verosimilmente, da alcune migliaia di missive - in gran parte già conservate nel disperso archivio personale del pittore -, questa pubblicazione raccoglie un corpus significativo di 337 lettere datate tra il 1803 e il 1857, rintracciate in diversi archivi e trascritte integralmente, che documentano in modo puntuale tanti momenti della sua lunga parabola esistenziale, indissolubilmente legata alle appassionate vicende artistiche del primo Ottocento italiano, tra Neoclassicismo e Romanticismo.