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Asia Bonvicini è una fotogiornalista inviata a Gorizia per realizzare un reportage su una riunione pugilistica transfrontaliera. Di boxe non sa molto e anzi ne disdegna l'etica base: meglio lasciar perdere tutte quelle storie sullo sport metafora della vita e via discorrendo. Arrivata a Gorizia, Asia deve fare i conti con un caso di omicidio sul ring: un pugile sloveno morto per mano dell'avversario italiano Roberto Saba. Inizia così un vortice che la condurrà alla verità del caso, della relazione con Davide, di se stessa. Prima o poi il coraggio è un libro sulla boxe e sulla fotografia, sulla lotta privata contro i fantasmi della propria incompiutezza, su un conflitto etnico ben preciso, sul muro che separava l'Italia dalla Jugoslavia. Ma è anche un romanzo di formazione contro la forza depotenziante delle istituzioni e sulla necessità, alle volte, di affrancarsene.