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Fabio ha dieci anni, è introverso ma con una spiccata fantasia. Le sue passioni sono i fossili, i libri e sognare cosa farà da grande. Su un quaderno scrive il diario delle sue vacanze in colonia nell'estate del 1979 e ci racconta dei suoi giochi e delle sue noie, del suo entusiasmo e delle sue paure, dei suoi amici a volte veri e a volte immaginari. Fa così le proprie scoperte, ora nel mondo reale, ora in un suo mondo inventato. Con la memoria confusa di chi è distratto dall'abitare più mondi. Giorno dopo giorno racconterà quello che è un crescendo di episodi misteriosi e ambigui tanto da diventare complicato, anche per Fabio, capire se quanto scrive sia davvero accaduto o sia frutto della sua fantasia. Perché spesso siamo portati a negare l'esistenza di ciò che ci spaventa. "È uno scemo", dicono alcuni di lui. "È un genio", dicono altri. Di una cosa Fabio è convinto: alcuni bambini ospiti della colonia sono scomparsi. Anche se tutti lo negano.