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Fin dai tempi più antichi gli uomini hanno scrutato il cielo e le stelle, cogliendo nella regolarità degli apparenti moti celesti il palesarsi di un ordine superiore da cui trarre segni che potessero dare un senso al loro presente e indicare il corso delle azioni future. Da sempre l'indagine del cielo determina la percezione che l'uomo ha della propria collocazione nell'assetto del cosmo. Percorrendo la storia di questo insistente scrutare - dalle prime rappresentazioni mitico-religiose alla nascita dell'astronomia scientifica e alle osservazioni strumentali - il volume rivela il progressivo incrinarsi dell'illusione umana di trovarsi al centro del creato e la graduale scoperta di un universo sempre più grande, indifferente a noi e alla nostra sorte.