Tab Article
Valter, docente di letterature comparate all'università Sorbonne Nouvelle-Paris 3, torna a casa per la morte del padre. Manca da sedici anni, da quando ha lasciato la vecchia casa ai piedi delle colline trevigiane, dopo aver litigato con l'unico genitore rimastogli ed essersene andato sbattendo la porta, senza più mantenere alcun contatto con lui. Torna soltanto per il funerale e per vendere la casa, ma questo suo ritorno lo costringe a fare i conti con il passato, con quello sconosciuto degli ultimi sedici anni e con quello che lo ha preceduto, un passato fatto di silenzi e affetti perduti, di reticenze e misteri. "Le negazioni" sono un libro sull'abbandono e sulla possibilità di porvi rimedio, è la storia di un quarantenne che lentamente si riappropria di un tempo smarrito, sospeso, i cui fili invisibili, per quanto sottili, possono ancora intrecciare presente e futuro, nonostante il tempo abbia cambiato molte cose, compreso lo stesso Valter. Ma nulla, se non la morte, è irrevocabile. "Le negazioni", allora, raccontano anche questo: la redenzione di un uomo che a poco a poco riconosce le proprie colpe e se ne libera, ritrovando vecchi affetti e scoprendo nuovi legami, imparando in fondo a riconoscere se stesso. Scritto interamente in prima persona al tempo presente, il romanzo abbatte le distanze tra scrittore e lettore, consentendo a quest'ultimo di identificarsi in Valter, nella sua storia, nel valore di un ritorno a casa che è in ultima istanza la costruzione di un perdono.