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Martina Balloriani ripercorre la storia e l'evoluzione del blues, in particolare del blues femminile e della "signora del blues" l'artista Bessie Smith. «Si può dimostrare una vera e propria coincidenza tra il blues e il territorio/paesaggio, dove la musica si presenta come immagine e, insieme, generazione o, se vogliamo, filiazione del territorio. Blues dunque come rappresentazione artistica di quest'ultimo, quasi ne fosse un'altra faccia e, al tempo stesso, una "produzione". I blues di Bessie Smith raccontano la storia della sua vita meglio di qualsiasi biografia o autobiografia. La sua vita e le sue canzoni sembrano quasi un'unica cosa. Molto spesso, i blues cantati da Bessie Smith anticipavano eventi della sua vita. Bessie divenne il suo stesso blues. Molte delle tragedie che cantò, le accaddero dopo averle cantate e non prima. I suoi pezzi non riflettevano solo la sua esperienza di vita, a volte descrivevano avvenimenti che il futuro aveva in serbo per lei".