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La decorazione pittorica dell'oratorio del Crocifisso attiguo alla chiesa di San Polo, realizzata tra il 1747 e il 1749, costituisce l'opera prima di Giandomenico Tiepolo (1727-1804), figlio e allievo di Giambattista. Un inventario tardo settecentesco conservato presso l'Archivio Patriarcale di Venezia informa che le tele consegnate da Giandomenico al parroco Bartolomeo Carminati, promotore della ristrutturazione dell'ambiente finanziata per la gran parte dalle elemosine dei fedeli, erano complessivamente ventiquattro, comprendendo, oltre alla serie delle quattordici stazioni della Via Crucis e ai soffitti raffiguranti la Resurrezione di Cristo e la Gloria d'angeli, due dipinti, un'Adorazione dei Magi e un Transito di san Giuseppe.