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Convinto assertore della possibilità per ogni uomo di migliorare la propria esistenza in qualunque condizione ed età, Vittorino Andreoli ha fondato la disciplina del bendessere, aprendo un nuovo capitolo nelle scienze del comportamento umano. L'obiettivo è promuovere il bene riguardo al corpo, alla mente e alle relazioni sociali, partendo dall'analisi dei bisogni espressi dalle persone e avendo come riferimento non un ideale astratto ma i desideri possibili legati all'individualità e alla realtà concreta della situazione in cui si vive. La nuova disciplina ha bisogno sia di strategie originali sia di persone che, acquisite le giuste competenze, siano in grado di trasformare i principi in operatività. Questo volume segna la fase conclusiva dell'elaborazione di un metodo strutturato, molto diverso dalle mille tecniche che oggi si presentano come capaci di creare benessere, ma che rimangono pratiche isolate e generiche. L'autore delinea i requisiti che è necessario possedere per diventare promotori del bendessere, il bagaglio da acquisire e gli aspetti da potenziare, gli strumenti da costruire ex novo e quelli da reinventare. La seconda parte del libro è dedicata al gioco, a questa metafora dell'esistenza. L'esistenza come gioco, infatti, nella sua accezione di impegno gratificante, è la via per accedere a una vita diversa da quella ordinaria, una vita inventata e, proprio per questo, gioiosa.