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Il volume colma una grossa lacuna nella storia dell'arte. Vengono indagati gli ultimi dieci anni dell'attività di Vittore Carpaccio (dal 1515 al 1525 ca.) che segnano una svolta importante, nella poetica di colui che è considerato il più grande narratore e vedutista ante-litteram nella pittura veneziana e presenta sotto una nuova luce il lavoro di Benedetto, il figlio di Vittore, che ne raccoglie in un certo senso l'eredità. Pressoché sconosciuto, Benedetto, costituirà una vera e propria sorpresa.