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"Io sono cresciuto nella casa di un modello di virtù, Chirone, e ho imparato a comportarmi con schiettezza. E così agli Atridi obbedirò se i loro ordini sono giusti, qualora non lo siano non obbedirò. Ma qui come a Troia darò prova della mia natura di uomo libero e, per quanto è in me, onorerò il mio dovere di soldato", dice di sé Achille nell'Ifigenia in Aulide di Euripide. Egli è l'espressione di un rinnovato ideale educativo e umano che interpreta la coscienza del passaggio dalle vecchie monarchie ai nuovi valori aristocratici ed è soprattutto l'eroe paradigmatico del primo modello compiuto di paideia, un modello appunto di vita e di cultura. Con Achille si realizza una straordinaria rivoluzione culturale e sociale: il primeggiare come fine ultimo dell'umano eroico non deriva dalla forza in sé o dall'esercizio del potere in sé, bensì dal carattere morale dell'iniziativa umana, da un nucleo etico religioso che l'eroe porta dentro di sé, che è riflesso della coerente congiunzione fra il suo carattere e la sua educazione. Il volume ripercorre il modello pedagogico di formazione dell'eroe come processo graduale e razionale che permette all'uomo di farsi artefice di imprese e di assurgere, quindi, al rango di eroe. Quella omerica non fu semplicemente una educazione pratica, fu qualcosa di più: una paideia razionale, intenta a riprodurre immutato il tipo umano consono alle società aristocratiche del periodo arcaico.