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In un delta senza tempo, un delta incontaminato e quasi magico, arriva un terzetto disperato: un vecchio pescatore «dall'accento romano pesante, marcato, quasi sfrontato... a chi domandava da quale borgata venisse lui rispondeva da quella del mare...», una ragazza, Flavia, «buttata nella vita come si gettano le cicche mezze spente sul ghiaino dei binari», e un cane «bastardo e felice» di nome Adolfo. A Scano Boa, in cima al Delta del Po, il vecchio vive la sua ultima e disperata avventura: la pesca dello storione, tornato a ripopolare le acque. In una sorta di versione fluviale del Vecchio e il mare, Cibotto torna nelle terre e nei luoghi a lui più familiari, scavando tra le pieghe di un paesaggio solo in apparenza piatto e uniforme, popolato da personaggi ruvidi e indimenticabili.