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Non secondo nel metodo ad alcun altro amministrativista del dopoguerra, Feliciano Benvenuti (1916-1999), docente a Padova, Milano e Venezia, è stato nel merito l'unico che, muovendo dalla "funzione", abbia interpretato il diritto positivo in termini di partecipazione al procedimento e parità nel processo; l'unico che fin dagli anni '50 e '60, nella indifferenza della "dottrina" per l'autonomia locale pur prescritta in Costituzione (art. 5), l'abbia invocata per i Comuni e le Province e soprattutto per le Regioni, attese dal 1948 e da istituire - spiegava - in modi non burocratici (come disporrà al contrario, dal 1970, la partitocrazia ormai incombente). Sarebbe ancora istruttivo in proposito il confronto dei riti 2011 del 150º con la dissacrante relazione "Mito e realtà dell'ordinamento amministrativo italiano" (1965, excursus 1969) del congresso del centenario dell'unificazione amministrativa, organizzato dall'Istituto milanese di cui era direttore scientifico il porfessor Benvenuti.