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Nel Settecento viene a prevalere, nella civiltà veneta di villa, l'aspetto di svago e di autoreferenza sociale piuttosto che l'utilizzo degli edifici per finalità economiche, com'è rispecchiato, in modo inarrivabile, nelle goldoniane Smanie per la villeggiatura. È una corsa continua all'abbellimento degli interni che coinvolge famiglie d'antica nobiltà e nuovi ricchi, senza eccezioni, con il risultato di una fioritura tale di capolavori che fa del Settecento il "secolo d'oro" della decorazione nelle ville venete. Più di dieci i complessi affrescati da Giambattista Tiepolo: da Massanzago a Stra è un percorso trionfale senza riscontri nella civiltà figurativa europea. Come satelliti intorno a quel pianeta, altri pittori di valore - Antonio Pellegrini, Sebastiano Ricci, Louis Dorigny, Giambattista Pittoni, Antonio Balestra, Giambattista Crosato, Giandomenico Tiepolo, e ancora Andrea Celesti, Girolamo Brusaferro, Mattia Bortoloni, Gaspare Diziani, Giambettino Cignaroli, Jacopo Guarana, Costantino Cedini, Andrea Urbani, Marco Marcola, Giuseppe Bernardino Bison, Fabio e Giambattista Canal, i quadraturisti Girolamo Mengozzi Colonna, Filippo Maccari e Pietro Visconti - hanno lasciato in villa esempi mirabili della creatività del secolo. Dall'ultimo barocco al rococò, al neoclassico, gli interventi pittorici scandiscono, decennio dopo decennio, tutto il secolo, con un finale imprevisto...