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Dodici racconti per narrare altrettante visioni oniriche, nei quali i protagonisti incarnano gli stati d'animo generatori dei sogni e i sentimenti a essi associati: angoscia e impotenza, nostalgia e melanconia, rabbia e smarrimento, motori centrali degli scritti. Trame e scenari sono coerentemente surreali: un'isola dispersa nell'oceano e la sua soverchiante minaccia notturna, l'ascesa di un monte a incontrare un angelo, una partita a scacchi giocata nel deserto o una fuga spasmodica per evitare il linciaggio, il naufragio di un'astronave e quello atipico di una nave da battaglia, il ritmo ossessionante di una marcia militare o una magica pietra oggetto di superpoteri, cifre del metalinguaggio proprio delle visioni notturne. Fa eccezione "La crociera dell'admiral Graf Spee" in cui il sogno ispiratore si dispiega in forma di romanzo breve, ambientato nei teatri di guerra sul mare durante il secondo conflitto mondiale. Associando il mito al mondo onirico, è inserita tra i racconti una riscrittura di Omero. La rivisitata figura di Odisseo è scelta come paradigma dello stato di frustrazione e d'impotenza, speculare a quello vissuto dai protagonisti in altre storie.