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Nicola è l'ultimo figlio di una famiglia numerosa e povera che abita a Napoli, nel quartiere Scampia, a Le Vele. Invece di andare a scuola, va in giro con gli amici, fino a quando viene avvicinato da ladri che lo coinvolgono prima nel furto di un motorino, poi in una rapina a un distributore di benzina. Arrestato, finisce nel carcere minorile, ma non fa il nome dei complici. Si guadagna così il rispetto dei malavitosi e, una volta uscito dal carcere, viene ingaggiato come corriere della droga. La famiglia, abbagliata dall'improvviso benessere, fa finta di nulla, ma la polizia lo arresta di nuovo. Tolto alla famiglia, viene affidato a una casa-famiglia e cambia scuola. Lo shock per i giorni passati in carcere lo spinge ora a impegnarsi nello studio: sono i libri in particolare che lo attraggono. Superato il primo scoglio della lingua (Nicola parla quasi solo in dialetto) e complice una professoressa di lettere che lo incoraggia, Nicola diventa un lettore sempre più accanito, fino a contagiare anche gli amici di sempre con la sua nuova passione. Insieme organizzano i giovedì di Scampia, letture aperte al pubblico a cui, prima timidamente, poi con sempre maggiore interesse, partecipano gli abitanti del quartiere. Nicola migliora anche il rendimento scolastico, viene promosso agli esami di terza media con un ottimo voto e ottiene una borsa di studio per andare al liceo. Quando infine arriverà alla laurea in architettura, si impegnerà per la riqualificazione del suo quartiere.