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All'inizio dell'Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 - 2 febbraio 2016), papa Francesco indirizza questa lettera apostolica a tutti i consacrati. In essa delinea, in primo luogo: Gli obiettivi di questo Anno speciale:- Guardare il passato con gratitudine. Gratitudine che scaturisce dal riconoscere i doni che il Signore ha offerto alla Chiesa attraverso i carismi dei Fondatori e delle Fondatrici di famiglie religiose.- Vivere il presente con passione. I religiosi e le religiose sono chiamati a seguire il Vangelo e ad aderire a Cristo come hanno fatto i loro Fondatori; a diventare "esperti di comunione" e a vivere "la mistica dell'incontro" che li rende capaci di ascolto delle altre persone.- Abbracciare il futuro con speranza. Fondare la propria vita su una speranza che non delude, quella teologale, dalla quale sgorga la fiducia nel Signore. Le attese per l'Anno della Vita Consacrata invitano a puntare sulla gioia: "Dove ci sono i religiosi c'è gioia", dice il Papa. I religiosi devono parlare con la vita; una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo. Testimoniare la speranza, vivere il dono, la fraternità, l'unità. Infine, nell'ultimo paragrafo: Gli orizzonti dell'Anno della Vita Consacrata, Francesco precisa il raggio di destinazione di questa lettera: oltre le persone consacrate, i cristiani laici, tutto il popolo cristiano, le persone consacrate e i membri di fraternità e comunità appartenenti a Chiese di tradizione diversa...