Giulia Colbert di Barolo. Marchesa dei poveri di Montonati Angelo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Giulia Colbert di Barolo. Marchesa dei poveri

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"Io devo dedicarmi a tutti i miserabili. Io devo scontare i secolari privilegi degli avi, devo saldare i debiti che essi hanno contratto coi paria e con gli sfruttati; devo pareggiare l'implacabile conto che ciascuno di loro ha con la propria coscienza. Sono stata l'amica delle prigioniere. Ho sofferto con loro. Esse lo hanno sentito e mi hanno aperto il loro cuore". Sono parole della marchesa Giulia Colbert di Barolo, donna dell'alta nobiltà francese, originaria della Vandea che visse la sua prima giovinezza nel clima arroventato della Rivoluzione. Alla corte di Napoleone aveva incontrato il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo che divenne suo marito. Una personalità straordinaria, sensibile, colta e dotata di una grande sensibilità religiosa e di una profonda consapevolezza sociale che la spinse, con il marito, a dedicarsi ai poveri di Torino e a battersi per il recupero degli emarginati. Si impegnò per una riforma delle carceri che all'epoca non erano certamente luoghi di recupero, una riforma che avrà risonanza non solo in Italia. Prima donna a ricoprire tale incarico, fu Sovrintendente del carcere femminile di Torino nominata con dispaccio ministeriale e confermata dal re Carlo Alberto. Una riforma, la sua in anticipo sui tempi e che dimostra il coraggio e la lungimiranza di una protagonista dell'800 italiano, segnato dalla presenza creativa del laicato cattolico.

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