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Il famoso Cantico delle creature scritto a quarantaquattro anni da san Francesco nel 1225, un anno prima di morire, viene proposto ai ragazzi versetto per versetto. In 16 capitoli l'autore, G. De Roma, percorre la bellezza del creato e ce lo mostra attraverso gli occhi di Francesco: entriamo così nel cuore del santo e arriviamo a capire le sue invocazioni allo splendore della natura nelle sue varie manifestazioni (sole, luna, stelle, vento, acqua, fuoco, terra). Se nella prima parte del Cantico, san Francesco elenca tutte creature inanimate - osserva l'autore - nella seconda "ricorda tutti gli uomini, le donne e i bambini, soprattutto quelli che sanno perdonare, quelli che desiderano la pace, quelli che sostengono in pace sofferenze fisiche e interiori". Infine san Francesco invita a lodare Dio per "sorella morte", che è sorella perché introduce i buoni alla visione di Dio ed è diversa da quella che il Poverello definisce "morte seconda", cioè il peccato più grande, il rifiuto di Dio. Infine il Cantico si conclude con l'esaltazione dell'umiltà, come atteggiamento fondamentale di chi ama Dio. Il commento al Cantico si snoda di capitolo in capitolo riportando episodi della vita di Francesco, come l'invenzione del presepe, la comparsa delle stimmate, qualche suo miracolo. Inoltre ricorrono frequentemente citazioni bibliche (soprattutto dei Salmi e dei Vangeli) che non appesantiscono la narrazione ma anzi sottolineano, confermano e amplificano le suggestioni del Cantico. Età di lettura: da 11 anni.