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Come padre Marko Rupnik evidenzia molto bene nella prefazione al volume, l'autore, A. Bongiorno "colloca l'icona nel suo autentico contesto, cioè nella Chiesa, evidenziando i rapporti indissolubili tra l'icona e la parola di Dio, tra l'icona e la liturgia e tra l'icona e il credente che davanti ad essa prega. Egli giunge praticamente a suggerire, quasi a modo di esemplificazione, come pregare con le icone, come lasciarsi illuminare da esse, come lasciarsi formare il pensiero, la visione, lo sguardo, indicando così la propria convinzione riguardo alla portata principale dell'icona in questi decenni in Occidente: ricordarci in modo esistenziale che la nostra autentica tradizione include nella preghiera l'immagine e che non si esaurisce solo con la parola". L'autore suggerisce al lettore brani della Scrittura che, scrutati, meditati e confrontati con la propria vita, offrono la possibilità di entrare nel mistero dell'icona rappresentata, per scoprire Cristo come compagno di viaggio. Alla Parola seguono una meditazione per ognuna delle 25 icone che rappresentano le principali feste dell'anno liturgico (sono comprese anche due memorie, quella dei santi Gioacchino e Anna, genitori della Vergine e quella della Vergine Addolorata) e preghiere tratte dalla Liturgia bizantina o da altri autori spirituali. Le icone sono state scelte fra quelle che l'iconografo ha dipinto negli ultimi tredici anni. L'originalità del presente volume consiste nel fatto che l'autore della scelta dei brani biblici e della composizione delle meditazioni è lo stesso che ha dipinto le icone illustrate. La partecipazione diretta alla composizione delle forme e all'uso dei colori ha prodotto, attraverso la preghiera, un canto esistenziale illuminato dallo Spirito. Più che al contesto della comunità ecclesiale che celebra la liturgia in mezzo alle icone, questo libro infatti mira all'insostituibile missione delle sacre immagini nella liturgia domestica.