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"Le pagine di Pier Paolo Dinelli rendono conto, in modo intenso e partecipe, di una lettura dell'opera di Caravaggio che, avvalendosi del metodo della semiologia classica, dilata lo sguardo a connessioni inaspettate". Salvatore Veca. "Pier Paolo Dinelli offre una visione che supera la riduzione operata da parte della tradizione storica critica, in particolare quella orientata alla simbolizzazione di una materia che dipende dal riscatto della luce. Partendo dalle zone di buio l'autore individua nel termine concettuale di "perturbante" la paura generata dall'inconciliabilità degli opposti, il conflitto tra il bene e il male, tensione quest'ultima che è alla base del testo biblico nel cammino di redenzione dell'umanità e di cui i Vangeli sono la buona novella. Vangeli ai quali deve essersi spesso direttamente riferito il Caravaggio per poi eluderne le norme rappresentative da lui giudicate certamente come esaurite." (Ida Chicca Terracciano)