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Nuccia Miroddi, scrittrice prolifica che fa della vita un poema, ricorrendo ad ogni momento dei suoi palpiti esistenziali. E qui la vita c'è tutta con le sue molteplici caratteristiche epigrammatiche di cui l'autrice si fa carico: la fugacità del tempo, lo sfiorire della giovinezza, la coscienza del breve soggiorno, il tempo di vivere e di morire. Tutte tematiche che fanno da supporto ad una versificazione asciutta e apodittica con cui la Nostra concretizza appieno i suoi elans meditativi. Siamo di fronte ad un'autrice eclettica, versatile, che con le sue opere ricopre tutti quelli che sono i momenti focali della vita; di questa vicissitudine carica di emozioni e di memorie: un sentiero cosparso di spine e di petali che nasce fresco e policromo nei mattini primaverili. Una poesia polivalente, plurale, questa di Nuccia Miroddi che con i suoi slanci emotivi in un linguismo di prosodica sicurezza si abbandona ad una confessione lirica di intensa partecipazione.