Tab Article
Negli ultimi due mesi e mezzo del 2020 era esplosa la seconda ondata del Coronavirus. Per salvaguardare la popolazione, il Comitato Tecnico Scientifico aveva messo a punto un piano che poneva la varie regioni su diversi livelli di pericolosità in funzione del numero di contagiati, riparametrati a 21 punti individuati in base alle peculiarità delle regioni stesse. Dal 9 novembre 2020 alla regione che superava un determinato indice veniva assegnato un colore: giallo per contagio lieve, arancione per medio e rosso per grave. L'autore ha preso in esame i contagi di quattro regioni fino al 20 dicembre 2020 (da quella data le regioni venivano poste in zona rossa per le feste natalizie) scoprendo un dato sconcertante. I contagi medi per quel periodo erano i seguenti: 322 contagi ogni 100.000 abitanti per la regione Lombardia, 313 per l'Emilia Romagna, 469 per il Veneto e 342 per il Piemonte. Nonostante questi numeri, il Veneto rimase per tutte le settimane in zona gialla mentre le altre tre regioni dovettero fare i conti anche con i colori rosso e arancione. Per questi accadimenti, l'autore ha dato una spiegazione romanzata e l'interrogativo resta e forse rimarrà sempre senza risposta.