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Un cofanetto che raccoglie i tre volumi dei "Quaderni giapponesi" di Igort. Raccontano facce diverse del prisma Giappone. Nel primo volume, Igort racconta Tokyo e l'industria del manga. Il secondo volume è invece un'esplorazione della natura, sulle orme del poeta Basho. Nel terzo volume (di prossima uscita), Igort si misura con l'elemento oscuro e perturbante della cultura giapponese. Il diario del primo occidentale invitato in Giappone a scrivere e disegnare i suoi propri, originali, manga. Segreti e misteri del mondo del lavoro Made in Japan, nell'industria di immaginario più potente di sempre. Con il metodo dell'osservatore curioso e partecipe, con taglio personale e autobiografico, Igort racconta e disegna i suoi incontri e collaborazioni con i grandi editor e autori dei manga, con registi, intellettuali, musicisti e scrittori. Dallo scambio illuminante con Miyazaki, il più grande animatore vivente, sino alla collaborazione quotidiana con i grandi editor di Kodansha, editore di AKIRA, GON, Taniguchi e tanti altri capolavori giapponesi. I "Quaderni giapponesi" sono anche un saggio sull'estetica, un racconto utile per penetrare grandi figure di registi di genere come Suzuki Seijun, scrittori come Mishima o Kawabata, fino a giganti del fumetto come Tsuge, Maruo, Tatsumi, Shigeru Mizuki. Sulla scia dei ricordi, Igort apre tante finestre e suggestioni su un Giappone affascinante e nascosto.