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Di notte è la novella inaugurale della raccolta Racconti sardi del Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, della cui nascita si celebrano quest'anno i 150 anni. Breve ma molto toccante, il racconto descrive l'innocenza messa di fronte al peccato, gli istinti della passione e il desiderio sanguinario di vendetta, senza tralasciare quelle credenze che, in un modo o nell'altro, interferiscono con le scelte esistenziali di tanti personaggi delle novelle deleddiane. "Gelidi soffi di vento le percuotevano le spalle mal coperte; i suoi piedini, le sue mani, tutta la sua personcina oramai erano coperte di neve, e l'acqua che invadeva il cortile saliva, saliva, ingrossata sempre più dalla pioggia furiosa. Ben presto l'avrebbe costretta a fuggire od a farsi aprire la porta, ma lei non se ne accorgeva. Provava tanto freddo che sentiva una pazza voglia di piangere, eppure non si muoveva... Un nodo le serrava la gola, e più d'una volta dei singhiozzi aridi, spasmodici, le contorcevano le labbra rese livide dal freddo e dallo spavento."