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Quando incontrai Francesco Billeci, diversi anni fa, stava attraversando un momento di grande confusione rispetto alla sua fede cattolica. Conosceva Cristo Gesù, ma non come Egli solo merita di essere conosciuto e amato. Sentiva la Sua presenza, ma non era stretto alla Croce. Umile, semplice e generoso, Francesco non sentiva ardere dentro il suo cuore la fiamma del divino amore. Poi, nel sorgere e nel tramontare degli anni, ha avviato un cammino ascetico. Ha iniziato a riflettere sul percorso fatto dal Figlio di Dio, ha iniziato il suo nuovo percorso interiore e infine ha scelto l'esercizio della preghiera e dell'ascolto della parola divina anche attraverso le incisive testimonianze dei Santi, da lui chiamati "Germogli di Fede e Perle di Cristo", che non a caso è il titolo della sua ultima silloge poetica. (dalla Postfazione di Graziella Di Giorgio)