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"La Divina Commedia tradotta in vernacolo siciliano locale da Antonio Barracato ( per la precisione n. 9 canti dell'inferno, n. 3 del purgatorio e n. 1 del paradiso, anteposti da un proemio e una chiosa finale), è un'opera che nasce con l'intento di avvicinare il messaggio dantesco, rimasto sempre vivo ed immortale, verso chi non ha grande conoscenza della letteratura classica alleggerendone, ovviamente, la forma espressiva con un linguaggio più popolare e immediato, senza dissacrarne il lievito madre dell'opera." Francesco Billeci.