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Dopo parecchi decenni, la "Letteratura potenziale" resta un'opera di straordinaria importanza per la storia letteraria occidentale, nel divulgare i concetti oulipiani di struttura e esecuzione, e la concezione della prevalenza della struttura sull'esecuzione. Pur sulla scia delle avanguardie novecentesche, e del surrealismo in particolare, vi si opera il capovolgimento della tradizione poetica modernista, con ritorno iperbolico alle regole formali, contro la libera ispirazione. Vengono così recuperati come maestri gli autori di rigorosi giochi letterari nel passato, e viene ripristinata una riproducibilità del poetico, applicando regole restrittive, non priva di risvolti pedagogici, e nettamente antiidealistica e, in un certo senso, democratica. L'esperienza letteraria dell'OULIPO, autore collettivo di questo volume, accomuna autori con Italo Calvino, Raymond Queneau, Georges Perec. Prefazione di Marco Maiocchi.