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Negli ultimi anni Piacenza e provincia hanno fatto parlare di sé, a livello nazionale, soprattutto per casi di cronaca nera o comunque piuttosto dolorosi e negativi. Non era mai successo che un territorio da sempre considerato tranquillo ricevesse un'attenzione del genere: le vicende però sono state tante, e spesso hanno lasciato la popolazione attonita. Minorenni che si danno appuntamento per picchiarsi e un presidente del Consiglio comunale condannato in primo grado per associazione mafiosa, un femminicidio perpetrato a mani nude e un professore che minaccia studentesse e studenti di non azzardarsi a esprimere le proprie idee in piazza, decine di "furbetti del cartellino" tra i dipendenti comunali e una prima ondata della pandemia che non lasciava scampo... Sono solo alcune delle vicende raccontate in questo libro, in cui ci si interroga a partire soprattutto da due domande. La prima: perché tutto questo? La seconda: la società civile sta in qualche modo reagendo? Altrimenti si rischia di credere che, come sempre, "non è successo niente".