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Un piccolo mondo confinato in uno spazio ridottissimo e in un tempo minimo in cui si muovono uomini e donne dalla vita vissuta in una quotidianità semplice. Ciascuno di loro ha però una sua storia, a volte pubblica, il più delle volte segreta, che tale rimarrebbe se non intervenisse il racconto vivificatore: una magica macchina del tempo che, attraverso lo sguardo curioso e penetrante dell'io bambino narrante, resuscita e porta all'emersione vite altrimenti perdute, sentimenti altrimenti inespressi, parole altrimenti non dette. E allora c'è il bambino che scopre per la prima volta il sapore dolceamaro di un primo bacio che è anche l'ultimo. C'è uno zio che ara la terra, ma sa raccontare storie meravigliose. C'è quello che gli altri definiscono pazzo e parla invece la lingua della poesia. C'è la bambina sciancata e rifiutata da tutti che s'inventa da sola l'innamorato e l'amore. C'è una nonna con un segreto dolore. Ma soprattutto c'è una mamma che nutre il suo bambino a latte e racconti, sullo sfondo di un'Italia che, lentamente ma inesorabilmente, dal secondo dopoguerra si trasforma e cede il passo alla nuova era.