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Lo dice l'autore nella sua nota al volume: l'emozione dell'attimo e il fascino delle cose. Questa è la costante, la chiave di lettura della poesia di Gino Iorio, aedo della bellezza in tutte le sue espressioni, voce che dà voce a ciò che spesso, soffocato dal frastuono del quotidiano, non riesce più a parlare all'anima dell'uomo in cerca di purezza, di profondità, di assoluto e di senso. In questa silloge opportunamente illustrata, si raccolgono quarantasei momenti, ricavati da una copiosissima (varie centinaia) produzione di opere poetiche, e accomunati dallo specifico tema bucolico. Momenti attorno ai quali il tempo si ferma, e il fiore, l'albero, il sole e la luna, il passero, il leone e mille altri esseri, animati e non, compagni del destino umano nella misteriosa traversata dell'esistenza, si fanno maestri e consolatori del cuore.