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Oggi l'amore è morto un'altra volta, vittima di parole cattive, le armi letali di chi è al timone della vita degli altri. Era già morto prima, senza lamenti, l'amore, dopo una lenta agonia consumatasi nell'arena inospitale di anfiteatri angosciati, dove il silenzio si faceva ogni volta monumento. Per ritornare a vivere, nel giorno di un'inattesa pulsione universale. Viveva, rideva, viveva, piangeva e sognava, espugnando anfiteatri plaudenti. Oggi l'amore è morto un'altra volta: ricordiamolo insieme. Da me o da te, non fa differenza, c'è solo dolore nell'ultima arena. Una scelta inutile: da te o da me. E così sia.