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La tecnica ad encausto costituisce un antichissimo sistema di pittura caratterizzato dalla miscelazione dei colori alla cera previa liquefazione al calore. Tale tecnica è descritta da Plinio nella sua Naturalis historia (XXXV, 149): "Si sa che fin dall'antichità vi furono due maniere di dipingere ad encausto: con cera e con spatola su avorio, ossia a stecca ...". Ma fu certo anche adoperata per dipingere su tela e su tavola. Da Plinio si apprende che i più antichi pittori ad adoperare l'encausto siano stati Polignoto, Nikanor e Mnasilaus. Tale tecnica, particolarmente resistente alle intemperie, è largamente documentata già nell'antico Egitto, soprattutto con i ritratti del Fayyüm, databili dalla fine del I a tutto il IV secolo d.C. La tecnica dell'encausto avrebbe poi entusiasmato persino gli artisti rinascimentali, quali Leonardo e il Mantegna, ma nessuno ci ha mai lasciato appunti sui loro procedimenti.