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Storia, topografia, monumenti, reperti e iscrizioni degli scavi antiquari e dei ritrovamenti, fino alla metà dell'Ottocento, nel sito archeologico dell'antico Tusculum sui colli Albani, oggi nel comune di Monto Porzio Catone. L'ager Tusculanus era la sede del soggiorno estivo del patriziato romano grazie alle sue caratteristiche orografiche, all'amenità dei luoghi ed alla salubrità del clima. Marco Tullio Cicerone fu proprietario di una villa: "adoro il mio ritiro di Tusculum, tanto che mi sento felice solo quando vado là" (Lettere ad Attico, 2, I, 6) e qui compose, tra l'altro, le Tusculanae disputationes. Nel 1825 l'archeologo Luigi Biondi riprese gli scavi archeologici su incarico della Regina Maria Cristina, moglie di Carlo Felice re di Sardegna. Nel 1839 e 1840 l'architetto ed archeologo Luigi Canina, chiamato dalla stessa famiglia reale, scavò l'area del Teatro di Tuscolo; i reperti scavati furono spediti al Castello ducale di Agliè in Piemonte, dove sono tuttora custoditi e il Canina pubblicò uno splendido volume ricchissimo di notizie storiche e archeologiche nonché di tavole che riproducono la topografia, i monumenti, le epigrafi, la statuaria e i reperti fino ad allora ritrovati. Ristampa anastatica dell'edizione del 1841 in edizione limitata in 180 esemplari numerati a mano per i 180 anni dalla pubblicazione.