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Sulla prima Università romana una mole enorme di scritti - tra decreti, bolle, epistole e trattati a carattere storiografico - è stata prodotta nel corso dei secoli fino ai giorni nostri. Dagli imprescindibili classici Giuseppe Carafa e Filippo Maria Renazzi, meritevoli di aver raccolto e pubblicato l'ingente quantitativo di documenti, fino agli studi più recenti di alcuni professori della Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università "La Sapienza" (e non solo), l'indagine su questo argomento ha sempre affascinato gli studiosi. Questo breve saggio, lungi dal ripercorrere in toto la storia della "Sapienza", prova a offrire al lettore uno spaccato della vita culturale sorta tra le mura dello Studium Urbis, l'antico nome del primo Ateneo romano. Dalla fondazione, per opera di papa Bonifacio VIII nel 1303, lo Studio cittadino ha subito nel tempo diverse trasformazioni i cui momenti fondamentali sono riproposti in una lettura agevole e schematica. Con particolare attenzione è stata invece condotta l'analisi sui tre documenti più significativi emanati da papa Leone X, al secolo Giovanni de' Medici, riguardanti lo Studium Urbis, di cui per la prima volta se ne presentano i testi con traduzione italiana. L'idea di fondo è dunque quella di vedere la storia dello Studium riflessa, per così dire, nelle bolle del "papa umanista" che alla vita culturale della Capitale della cristianità ha guardato con particolare favore. Con puntuale riferimento alle fonti e alla letteratura secondaria, il saggio presenta i rapporti tra l'Università e la città di Roma, tra il papato romano, in costante ascesa dal Quattrocento in poi, e l'ormai decadente e sempre più esautorato Comune capitolino, i quali nell'istituzione accademica vedranno un terreno di gioco favorevole per aggiudicarsi il controllo della Città Eterna. Per beneficio del lettore, in chiusura si propone un'Appendice di documenti con i testi e le traduzioni di tre importanti atti pontifici riguardanti lo Studium (la bolla di fondazione di Bonifacio VIII, la cosiddetta bolla di "rifondazione" di Innocenzo VII e il documento di Eugenio IV sul finanziamento dello Studium Urbis) e la Lettera di Lorenzo il Magnifico al figlio Giovanni, futuro Leone X.