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Nell'orizzonte senza tempo dei sentimenti, tra albe smarrite e tramonti infuocati, si illuminano i versi di questi autori. Versi lievi, meditabondi, dolci e amari, versi che, come lucciole incantate, si librano nel cielo inquieto del foglio, rievocando la serenità di momenti felici, a volte, e a volte svelando lacrime di tristezza e nostalgia. In questo abisso si muovono inquieti i poeti, in giardini incantati o in selve intricate, tra fiori palpitanti e rovi insidiosi, tra gioia sfiorata e tristezza infinita, tra tenerezza, paura, incertezza e dolore, con la consapevolezza sempre che la vita ha tempi lunghi e profondi, scanditi solo dal battito del cuore. Non vi sono ore, giorni, mesi, solo emozioni e ricordi che si avvolgono come spirali dolceamare intorno ai pensieri e ai sogni audaci. E allora, viandanti scalzi, i poeti attraversano il tormento dei bianchi fogli, riversando, su sentieri di righe distorte, il proprio sentire.