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"La silloge di Giulia Alessio prende spunto dalle figure della mitologia classica, reinterpretando il Mito in chiave moderna, per illuminare le molteplici sfaccettature della personalità della poetessa. Durante il processo lirico si riscontrano evidenti trasformazioni ed esondazioni dalla visione strettamente mitologica, plasmando e riplasmando le suggestioni che essa offre, grazie ad una visione che si muove tra poetica immaginifica e finzione lirica. Nel dedalo dei pensieri, fra "muri di timidezza" e "spigoli di rancore", emerge l'enigma esistenziale alla ricerca di un lido dove poter naufragare o un abisso dove poter sparire, ma rimane sempre l'attesa per un simbolico responso dell'oracolo". (Massimo Barile)