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Il romanzo, ambientato a Roma nel 1962, viene narrato in prima persona da Marta, la madre di Elisa, una ragazza con problemi psichiatrici, accusata ingiustamente dell'omicidio di una suora. La ragazza, con un provvedimento poco chiaro dei servizi sociali, era stata sottratta alla madre e rinchiusa in un istituto di suore, ove poi è avvenuto il delitto. Personaggio chiave e dal forte impatto emotivo è Sonia, una polacca di origine ebraica che vive in una vecchia roulotte ai confini di una discarica. La donna, sopravvissuta al campo di sterminio di Birkenau, è convinta di vedere in Elisa la reincarnazione della sorella Helene, morta in quel lager nel 1943, che da allora chiede vendetta. Questa sua convinzione agirà in modo determinante sulla psicologia di Elisa e le permetterà di ritrovare se stessa e difendersi dalle accuse ingiuste. Altro personaggio chiave è Gerard Fischer, psichiatra austriaco, ex nazista, che vive da anni in Italia...