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La presentazione della crociata promossa nell'aprile 1487 per annientare la dissidenza religiosa dei Poveri di Lione o Valdesi nelle Alpi occidentali coglie in questo evento cruciale i mutamenti nella strategia della Chiesa cattolica rivolta a rimuovere fedi e vissuti religiosi divergenti. La persecuzione è affidata con pieni poteri a un commissario, Alberto Cattaneo de Capitani, che risponde direttamente alla curia romana e si attiva duramente nelle due aree di più massiccia presenza del movimento valdese, l'alta Val Chisone e un tratto del Brianzonese. Il libro offre la lettura diretta delle rivelazioni di alcune centinaia di uomini e donne sul come avevano aderito al valdismo e praticavano segretamente la loro fede. È ricostruita l'invasione dell'esercito crociato nell'alta Val Chisone per catturare, uccidere e confiscare i beni. Segue il racconto della lunga procedura giudiziaria di appello iniziata dagli abitanti nel 1502 al cui termine, nel 1509, le condanne inquisitoriali dell'ultimo ventennio del Quattrocento furono invalidate e i condannati riabilitati.