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"Verso la fine della sua appassionata esposizione però il ragazzo, che Felice lo era solo di nome, ebbe l'idea, invece piuttosto infelice, di urlare: «Questo è un paese che non offre nulla a noi giovani! Insomma, io vi chiedo: può essere accettabile il fatto che a San Pascazio Vàlentino ci sia un solo cinema e che in questo cinema si proiettino esclusivamente film pornografici sette giorni su sette?» Alla fine di questa sua dichiarazione, sulla piazza scese un silenzio totale che venne interrotto, tre secondi dopo, dalla voce tenorile dell'anziano fruttivendolo ambulante Cosimo Tresoldi che urlò: «Giovanotto... cominci male! Ma come: una sola cosa buona ci offre questo paese e tu vorresti togliercela? E chi ti voterà ora?» A quel punto, in direzione dell'anziano, partì un applauso spontaneo al quale partecipò, con grande trasporto, anche Vituccio Verghi, il proprietario del vecchio cinema teatro "Sanremo" che quel giovane pazzo voleva trasformare in qualcosa di infrequentabile." (dalla quarta di copertina)