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Poco prima del 207 d.C. Tertulliano aderisce al montanismo, movimento religioso frigio. Appartengono a questo periodo alcune opere. Ne "Il velo delle vergini": l'autore si oppone a qualsiasi segno di distinzione rivendicato dalle vergini; tema trattato in prospettiva teologico-salvifica, ma con concessioni al gusto antiquario, antropologico e etnologico. "Le uniche nozze": si difende l'istituto matrimoniale rivendicandone l'origine divina oltre che naturale. "Il digiuno, contro gli psichici" in cui sostiene la necessità di introdurre nuove e più severe pratiche di digiuno in linea con l'idea montanista della necessità di osservare un rigoroso regime ascetico per l'approssimarsi degli ultimi tempi. "La pudicizia" - testo fondante la letteratura ascetica latina - elogia la pudicizia cristiana contro la decadenza morale dei suoi tempi. "Il pallio": Tertulliano si difende dalla critica di aver dismesso la toga romana per indossare il pallio di origine greca, sostenendo che il cambiamento è condizione costante della vita e del mondo.