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Lo studio di Matteo Zoppi colma un vuoto non secondario nella ricca bibliografia su Anselmo d'Aosta. Per lungo tempo infatti il ruolo e il peso della riflessione filosofica sull'uomo nel suo pensiero sono stati misconosciuti. Si tratta invece di un tema rilevante che offre una chiave di lettura originale. Attraverso la lettura dell'intero corpus dei suoi scritti, che valorizza testi poco o affatto considerati, Zoppi ricostruisce accuratamente il modello antropologico sotteso, evidenziandone i risvolti metafisici ed etici, in relazione soprattutto ai due concetti di imago et similitudo Dei e di beatitudo. In tal modo, egli mette in luce non solo l'esistenza, ma anche la persistenza e la centralità della tematica antropologica nella riflessione anselmiana. Un originale contributo per approfondire il pensiero del Dottore aostano e uno stimolo per una rinnovata ricerca sul senso e sul valore della persona umana.