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"A partire dal mio corpo "lunatico" di donna, da tutti i nostri corpi "lunatici" di donne, voglio scrivere dei racconti che riscattino le nostre voci ammutolite". Alle Marie dei Vangeli, a Marta e alla suocera di Pietro, alle donne delle parabole come alla fanciulla risuscitata, l'autrice restituisce una storia, una personalità, una fede, nell'appartenenza al "gruppo di Gesù". Lo fa basandosi sui testi e sui dati della ricerca biblica, intrecciandoli - con prosa poetica - con la propria esperienza di vita e soprattutto con quella delle donne delle periferie del mondo. Se il passaggio dalla memoria orale alla memoria scritta ha penalizzato il genere femminile, è oggi gran tempo di riscoprire un tesoro troppo a lungo sepolto. Perché, come dice il Vangelo di Tommaso, "il regno di Dio è come una donna". Verità da ricordare agli uomini, specialmente. Anche a Paolo l'apostolo, cui la lettera finale è indirizzata.