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Possiamo fare a meno della geografia? La scuola la sta svalutando. Molti ne conservano l'idea di una materia nozionistica. Vengono così rimosse le molteplici relazioni che essa intrattiene con la conoscenza della realtà. In questo lavoro l'autrice mostra il potenziale della geografia, partendo dalle criticità e individuando le direzioni da percorrere, all'insegna del rinnovamento. La società odierna è complessa, interculturale, in continua mutazione: un insegnamento della geografia adeguato al nostro tempo è imprescindibile per la formazione di nuovi cittadini del mondo. È tempo dunque di promuovere un sapere geografico che passi dai banchi di scuola alle situazioni attuali, diretto a formare menti aperte, dinamiche, migranti. Una geografia, insomma, che favorisca l'attenzione all'ambiente non meno dell'apertura dell'altro. Materiale iconografico e tabelle complementari disponibili e scaricabili dalla pagina web dedicata al libro. Prefazione di Alberto Melelli.