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Per entrare in Giappone si deve attraversare un ponte, abbandonare le sicurezze dei propri lidi per esporsi a novità sorprendenti. Non si tratta solamente di colmare distanze geografiche, ma di entrare in contatto con sguardi difficili da decifrare, con atteggiamenti timidi o severi, con forme diverse di devozione e venerazione. Il ponte da attraversare è anche un ponte immaginario, costruito in parte dagli occidentali e in parte dagli stessi giapponesi. Il missionario saveriano Tiziano Tosolini cammina su questo ponte. Racconta il suo incontro con l'imprevedibile alterità dei modi di vivere e di pensare giapponesi. Ad ogni passo scopre aspetti affascinanti e profondi, e cerca il modo di comunicare il Vangelo affinché tutti, "il messaggero e gli ascoltatori", vedano la luce nuova in cui s'incontrano le loro vite e le loro culture.