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L'epoca in cui viviamo è contraddittoria. Grandi possibilità si mescolano a grandi frustrazioni, seminando nel cuore di molte persone la sensazione che tutto vada a rotoli. Ne approfittano i grandi mezzi di comunicazione, spesso annunciatori di catastrofi mai realizzate o di pericoli mai realmente identificati. In questo libro l'autore invita a cercare lidi più pacifici e tranquilli, "dove le sensazioni e le emozioni riprendano il loro giusto posto nelle nostre esistenze. Qui non ci sono ricette preconfezionate né teoremi micidiali né evidenze scientifiche. Vi è solo un invito ad aprire gli occhi, le orecchie, il naso, le braccia, il cuore, le viscere e l'anima per entrare in comunione con tutta la vita che ci circonda... È un invito romantico, ovvio. È un appello alla dolcezza, alla contemplazione, alla rinuncia del controllo su tutto". Un libro "positivo", che non tenta di nascondere la realtà ma che vuole combattere il pessimismo, magari invitando a rompere qualche schema troppo rigido per provare che sempre e comunque le risorse siamo noi e che solo attingendole in noi stessi ritroveremo la strada della speranza. (Presentazione di Serge Latouche)