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È una regina, ha nel volto impressi i tratti della solitudine, di un fiore indurito dalle tenebre, con le pupille che sono una corona di spine, lastre deserte di un sentimento brinato... Un raggio lontano che scalda, ma non può essere scaldato. È bello e terribile stare lì, sospesi, nell'attesa di una parola dolce, di una carezza, di un gesto d'amore inaspettato, quando si sa benissimo che non accadrà, che non può accadere, perché la guerra vince sull'amore. Giudea, anni di Cristo. Un giovane condottiero dell'Impero, dagli occhi feroci, una regina sconfitta che tiene alta la testa, anche se non porta alcuna corona. Licinio, a capo di due legioni in rivolta, dopo anni di spedizioni ai confini del Nord, fa ritorno a Roma, dove il Senato lo riconosce come pretore e gli affida la provincia di Giudea. Lì incontrerà Lucrezia, che, figlia di un ricco mercante romano e di una nobile ebrea, guida le rivolte degli zeloti. Una donna ostinata e riservata, tra le pupille nascosta una segreta tristezza: un "fiore indurito dalle tenebre". Uno spaccato del mondo romano per presentare una riflessione trasversale sulla giustizia e sulle modalità con cui perseguirla. Una riflessione trasversale sui popoli sottomessi e sull'importanza di una lotta per la libertà. Una storia d'amore che si insinua tra le schiere di fazioni opposte, tra un giovane idealista e un mondo senza ideali. Una storia di due amici alla conquista della vana gloria.